"In genere l'Uomo ha soltanto desideri, e ciò che chiamiamo una volontà forte o debole
non è altro che la permanenza più o meno forte dei nostri desideri. La volontà autentica
è un potere derivato non tanto dai vari desideri, di regola contraddittori, appartenenti
ai diversi "io", ma derivato dalla Coscienza e governato da un io unico e permanente.
Soltanto questa volontà agisce e trasforma; può essere definita libera, perché è indipendente dal caso e non può essere modificata o diretta dall'esterno." (G.I. Gurdjieff)
George Ivanovich Gurdjieff, spesso indica l’essere umano ordinario come un condominio dove, se andiamo a suonare il campanello, a seconda dell’ora della giornata o della situazione emotiva ad aprire si presenterà uno dei tanti Io che lo abitano, ognuno asserendo di essere l’unico proprietario e in grado di rispondere di sé.
Invece, l'Io che risponde al campanello e apre la porta al mattino, spesso non è lo stesso che si presenterà a mezzogiorno o alla sera e di solito, preso dall’entusiasmo, firmerà volentieri contratti e assumerà con convinzione impegni in nome di tutto il condominio.
Impegni che poi non verranno rispettati, per un semplice motivo: quando si andrà
a chiederne conto, alla porta si presenterà un altro Io, che disconoscerà l’impegno preso
da un suo diverso omologo. Non sarà un Io che cambia idea, ma proprio un differente Io.
Con un soggetto siffatto, iniziare un vero Lavoro è inutile: al mattino dirà di voler meditare
e a mezzo giorno dirà che ha altro di più importante da fare. Perciò, per Gurdjieff,
per poter iniziare il Lavoro che lo porterà a risvegliarsi, con l’Uomo Condominio è necessario percorrere prima un lungo percorso di auto osservazione delle proprie partiture, dei propri giochi mentali, delle proprie identificazioni e convinzioni.
Per fare ciò occorre un Maestro esterno che lo tenga sveglio, portandolo a smascherare
i diversi Io quando si presentano, fino a che, con tale addestramento, non si sviluppi
un Testimone, un Osservatore, un Amministratore abbastanza autorevole e consapevole
da poter rilevare tutti i millesimi del proprio condominio, divenendone unico responsabile.
Gli Io minori continueranno a convivere nel condominio, ma in affitto temporaneo,
in attesa di sfratto, esautorati da qualsiasi potere di firma e saranno sotto il dominio
della consapevolezza dell’Io Amministratore, il Testimone, che li conosce uno per uno.
Perché l’Amministratore è l’unico e ultimo Io e non dorme mai ed ha perciò le chiavi
e il controllo del condominio.
Solo con un Uomo siffatto, dotato di un “centro di gravità permanente”, per Gurdjieff,
è possibile iniziare un Lavoro profondo che potrà portarlo ad essere davvero padrone
di sé e perciò in grado, a suo tempo, di abbandonare l’ultima funzionale identificazione egoica rimasta, l’Amministratore, dissolvendola consapevolmente e liberamente in quella Coscienza Universale che ha “Centro ovunque e circonferenza in nessun luogo”.
(Bruno Banone)
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Photo: George Ivanovich Gurdjieff
Thanks to Christian Muller collection: https://www.pinterest.it/christianm0813/gurdjieff/
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