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Writer's pictureBruno Banone

Il Buddha dà i Numeri.

Updated: Jun 3, 2021

La Dattilonomia indica il sistema di calcolo con le dita. Molti sono i metodi utilizzati dalle diverse Culture nel corso del tempo, che si pensa risalgano a molto prima dell'antico Egitto.


La Dattilonomia è ancora in uso in molte regioni dell'Asia e permette di contare fino a dodici usando una sola mano. Il pollice funge da puntatore, toccando a turno le tre falangi delle dita di ciascun dito, a partire dalla falange più esterna del mignolo. L'altra mano è usata per mostrare il numero di serie di dodici completate. Si continua così, fino a quando non

si raggiunge la dodicesima dozzina, cioè fino al numero centoquarantaquattro.


Il calcolo con le dita era utilizzato soprattutto nelle realtà rurali e negli scambi mercantili diffondendosi anche in Europa grazie le rotte commerciali. Forse per questo, soprattutto nelle campagne inglesi, nella cultura popolare sono ancora riscontrabili reminiscenze

di un modo di contare utilizzando la base 12 invece che il più moderno sistema decimale.

Forse per questo alcune merci, come le uova, vengono contate a dozzine e non a decine.


Oggi, la Dattilonomia a base dodici è pressoché sconosciuta a causa della maggiore diffusione del metodo decimale. Peraltro, anche l'abitudine di calcolare a mente è caduto

in disuso, soppiantato dalle calcolatrici. Tuttavia in India la Dattilonomia e il calcolo a mente sono ancora largamente diffusi e appresi sin da bambini. Qualsiasi scolaretto indiano è

n grado di battere in velocità una calcolatrice. Forse per questo la stragrande maggioranza delle menti matematiche della Silicon Valley sono giovani di origine indiana o asiatica.


Le posizioni assunte dalle mani nei conteggi, possono essere letti anche come dei Mudra, ovvero le particolari posizioni delle mani che hanno un significato simbolico e sacro e veicolano differenti modalità di connessione per la Meditazione e per la Pratica Energetica.


Per esempio, spesso il Buddha è rappresentato con la mano destra che forma Jnana Mudra, pollice e indice uniti: un Mudra spesso usato per meditare seduti nella posizione del Loto


Nella Tradizione Yogica, il pollice simboleggia il Brahman, o Coscienza Universale, mentre il dito indice simboleggia il JIvatma o il Sé Individuale. Ovvero, Jnana Mudra simboleggia l’unione tra la Coscienza Individuale (Atman) e la Coscienza Cosmica (Braham).


Nella Dattilonomia, la mano sinistra che forma questo Mudra rappresenta il numero dodici, ovvero la totalità della singola mano: il Microcosmo o Microanthropos. Lo stesso Mudra

eseguito con la mano destra rappresenta il numero centoquarantaquattro, ovvero dodici volte dodici: la Totalità del Macrocosmo o Macroanthropos.


O, ancora: la mano sinistra con pollice e indice uniti, il Microcosmo o dodici, unita alla mano destra in Shuni Mudra, con pollice e punta del medio uniti, significa dodici moltiplicato per

le nove le falangi di mignolo, anulare e medio. ovvero Centootto, come i grani del Japa Mala,

il numero sacro in molte Tradizioni, in primis del Buddhismo, del Taoismo e delle Arti che ne derivano. Infatti Shuni Mudra (centootto) simboleggia la qualità fondamentale per la Pratica.

Ovvero, la consapevolezza e la completa presenza nel momento presente.


Pensando alle Tradizioni occidentali, la mano con il palmo volto in l'alto, parrebbe un gruppo seduto in cerchio. Il pollice che indica e chiama le dodici falangi, potrebbe ben rappresentare Re Artù e i dodici Cavalieri intono alla Tavola Rotonda o il Messia e i dodici Apostoli.


(Bruno Banone)


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Photo Thanks to: buddhabe.tumblr.com



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